Oggi si festeggiano i 31 anni dall’uscita nelle sale di Jurassic Park, primo di una saga di cinque pellicole, kolossal del grande regista americano Steven Spielberg. Capolavoro di effetti speciali, ebbe un enorme successo di pubblico diventando il film con il maggior numero di incassi fino all’uscita di Titanic nel 1997.

Trama
1993, un operaio viene ucciso da una strana creatura sull’Isla Nublar, un’isola tropicale a poca distanza dalla Costa Rica. I familiari denunciano il proprietario dell’isola, il milionario John Hammond. Pochi giorni più tardi lo stesso Hammond invita i due paleontologi Alan ed Ellie per studiare gli esperimenti della clonazione di dinosauri del dottor Henry Wu realizzata estraendo il loro DNA dalle zanzare preistoriche conservate nell’ambra fossile. Lungo la storia però vedremo come questa avventura dei paleontologi si rivelerà molto pericolosa.
Il successo planetario del film
Presentato in anteprima all’Uptown Theatre di Washington Dc il 9 giugno del 1993 per sostenere due associazioni di beneficenza per bambini, debuttò nelle sale americane venerdì 11 giugno mentre uscì nei cinema internazionali il 25 giugno, per arrivare in Italia il 17 settembre dello stesso anno. Acclamato dalla critica si aggiudicò tre statuette d’oro per l’innovazione degli effetti speciali, per il design e il montaggio sonoro. Basato sull’omonimo libro scritto da Michael Crichton, venne acquistato dagli Studios prima della pubblicazione e, nel maggio del 1990, Spielberg iniziò a lavorarci. La sceneggiatura finale venne scritta da David Koepp che attenuò molte scene a tratti violente presenti nel libro e modificò alcuni personaggi come nel caso di Hammond, trasformato da uomo spietato a nonno amorevole. Le riprese del film iniziarono il 24 agosto del 1992 alle Hawaii e proseguirono in California.
Le nuove frontiere della CGI
Rivoluzionario per i suoi effetti speciali, realizzati grazie all’innovazione della computer grafica da parte della Industrial Light & Magic, il film richiese un tempo di lavoro lungo un anno solo per le riprese con protagonisti i dinosauri, ma il risultato fu strabiliante. Inizialmente lo stesso regista non era interessato ad utilizzare questo metodo ma si decise quando capì che per realizzare certe immagini che aveva in mente non poteva trovare altre soluzioni. Fu parsimonioso però nell’utilizzo della CGI sia per una questione di costi ma anche di tempistiche, ciononostante riuscì a non permettere agli spettatori di capire se stavano guardando un dinosauro creato al computer o un robot. Con questo film si apre la “generazione di Jurassic Park” che vede l’aumento di ritrovamenti dovuti ad una maggiore attenzione agli scavi, la nascita di parchi divertimenti a tema e, ancora oggi, bambini e adolescenti appassionati a queste creature che, prima di noi, hanno abitato il pianeta.
