Con l’uscita al cinema di Alien:Romulus, ultimo capitolo della saga cominciata con il film del 1979 con protagonista lo xenomorfo assassino, sono tanti i titoli del grande schermo che hanno tentato, a volte con successo e altre volte no, di replicare la fama del franchise creato da Ridley Scott. L’ultimo sforzo ora nelle sale non vede più dietro la macchina da presa il famoso regista statunitense, ma l’uruguaiano Fede Alvarez, già avvezzo al genere di riferimento della saga. Se vi è piaciuto Alien:Romulus, ecco a voi lettori alcune pellicole che dovreste vedere o recuperare e che, per genere e stile, ricalcano quelle del film in sala.

Lo Squalo (1975)
Lo Squalo racconta l’invasione di un enorme e intelligente pescecane che inizia a seminare il terrore nelle acque dell’isola balneare di Amity. Lo sceriffo, in compagnia di un biologo marino e di un cacciatore di squali, saranno coloro che dovranno occuparsi dell’eliminazione della creatura. Chiaramente quando si parla del franchise di Alien, non si può non pensare a Lo Squalo, capolavoro assoluto di Steven Spielberg. Infatti, a partire dal primo capitolo diretto da Ridley Scott, lo Squalo è diventato il principale punto di riferimento nella costruzione della storia e nell’elaborazione della suspense, tanto che la tagline del primo Alien è stata: lo Squalo nello spazio. Entrambe le saghe condividono la stessa matrice di partenza, tali da essere esattamente speculari l’uno rispetto all’altro. Rappresentano infatti l’idea narrativa del “mostro in casa mia”, traslato in arene differenti (il mare e lo spazio), in antagonisti differenti ma uguali per indole (lo squalo e lo xenomorfo), in eroi differenti (lo sceriffo e la pilota) ma il senso rimane sempre lo stesso: la sopravvivenza dell’uomo su una creatura superintelligente e apparentemente invincibile.
La Cosa (1982)
Diretto da John Carpenter e con protagonista un giovane Kurt Russell, il film è un horror fantascientifico ambientato all’interno di una base scientifica americana in Antartide. Qui un gruppo di ricercatori scopriranno l’esistenza di una misteriosa creatura aliena in grado di cambiare forma e identità, celandosi addirittura tra i membri dell’equipaggio. Anche qui le analogie tra il film di Carpenter e Alien Romulus sono più che mai palesi: un luogo circoscritto e delimitato, la presenza di un mostro che non si riesce a comprendere, l’inferiorità dell’uomo nei confronti della natura selvaggia. Le stesse analogie valgono anche per lo stile e la messa in scena: colpi di scena, ambienti claustrofobici, la suspense come avvertimento della presenza del mostro, sangue e morte.
La Casa (2013)
Sempre diretto da Fede Alvarez, il film è un pugno allo stomaco per lo spettatore, dal momento che il gore e lo splatter sono alla base della pellicola. La Casa è il remake dell’omonimo film cult diretto nel 1981 da Sam Raimi e narra la storia di un gruppo di ragazzi che decidono di trascorrere del tempo in una sperduta casa nel bosco per aiutare una loro amica a disintossicarsi. Il problema è che uno di loro risveglia erroneamente un’entità maligna in grado di impossessarsi dei protagonisti.
Man in the dark (2016)
Un altro film diretto da Fede Alvarez, che a quanto pare si sente a suo agio nel dirigere questo genere di pellicole. Il film vede la protagonista Rocky sopravvivere all’interno della casa di un veterano della Guerra del Golfo che ha perso la vista in seguito all’esplosione di una granata. In un ambiente ostile e totalmente indifesa, la giovane Rocky dovrà cercare di uccidere il suo nemico e fuggire. Seppur declinato in chiave urbana e contemporanea, e con un antagonista che non è un mostro o una creatura orrenda ma un essere umano, il film mantiene gli stessi elementi tipici di Alien Romulus: suspense, l’eroe indifeso, l’apparente supremazia del nemico.
Life-Non oltrepassare il limite (2017)
Il film, diretto da Daniel Espinosa e con protagonisti Jake Gyllenhaal e Ryan Reynolds, è un pò un copia e incolla di tutta la saga di Alien, compreso l’ultimo capitolo di Fede Alvarez. Siamo sempre nello spazio e l’equipaggio scopre una nuova forma di vita extraterrestre straordinariamente intelligente ma altamente pericolosa. Le scelte stilistiche del film di Espinosa rimangono pressoché identiche a quelle del franchise di Alien, che può essere di fatto considerato il principale punto di riferimento.
