Il televisore è certamente una delle più importanti invenzioni del XX secolo, capace di dare vita a una nuova modalità di fruizione e a rivoluzionare potentemente le abitudini di vita della gente comune. Il dispositivo per come lo conosciamo noi oggi è il frutto di un lavoro di sperimentazione e progresso che è andato avanti negli anni e che ha dato vita a nuovi processi di visione. Se si considera il primo modello realizzato nel lontano 1925 e la televisione attuale, si sono fatti degli enormi passi in avanti, a testimonianza del progresso tecnologico sempre più preponderante. Oggi 7 settembre 2024, a distanza di esattamente 97 anni, vogliamo celebrare la nascita del primo prototipo di televisore elettrico della storia proponendo due pellicole cinematografiche che, seppur non parlino in primo piano di questo argomento, hanno come protagonisti questo dispositivo: si tratta dei film horror Poltergeist-Demoniache presenze (1984) e The Ring (2002).

Riguardo alla televisione elettrica
Il primo televisore elettrico nasce il 7 settembre 1927 dall’inventore statunitense Philo Farnsworth nel proprio laboratorio di San Francisco. Si tratta di un modello televisivo che prende spunto da un prototipo già sperimentato precedentemente nel 1925 da parte di un’altro inventore, il britannico John Logie Baird, che aveva realizzato appunto un televisore elettromeccanico, una versione embrionale di quello che sarà inventato poi due anni dopo da Farnsworth. La televisione elettrica poggia su un dispositivo, il tubo a raggi catodici, già inventato nel 1897, e ha permesso al mondo della tv stessa di potersi sviluppare definitivamente negli anni a venire e di stabilirsi nelle case della gente, anche se in tempi recenti essa è stata definitivamente sostituita dalla televisione digitale.
Poltergeist-Demoniache presenze (1984)
Il film, diretto da Tobe Hooper nel 1984, nasce da un’idea del regista Steven Spielberg, che prende parte al film come co-sceneggiatore e produttore, e si tratta di un horror fantascientifico che ha come protagonista una famiglia californiana alle prese con strani fenomeni paranormali che si verificano all’interno della loro casa. Il televisore è all’interno del film un elemento fondamentale in quanto luogo fisico dove dimorano le entità demoniache e mezzo di comunicazione tra spiriti ed esseri umani. Il dispositivo elettronico diventa quindi non solo strumento diegetico alla narrazione, ma anche simbolo di denuncia della televisione stessa, capace di rivoluzionare anche in negativo le attività abitudinarie della gente, sempre più assuefatte al suo potere incantatorio.
The Ring (2002)
La pellicola horror di Gore Verbinski è un remake dell’omonimo film giapponese del 1998 e narra la storia di Rachel, giornalista di Seattle, che deve scoprire la verità su una misteriosa videocassetta capace di uccidere le persone esattamente 7 giorni dopo la sua visione. La protagonista scoprirà che dietro a tutto questo si cela Samara Morgan, bambina uccisa dalla madre per via dei suoi poteri psichici e paranormali che provocano sciagure a chiunque le stava intorno. Così, per vendicarsi, la bambina ha impresso una maledizione mortale sulla videocassetta. Anche The Ring poggia come Poltergeist sul concetto di televisione come tramite comunicativo tra il mondo spirituale e quello umano, attraverso il dispositivo stesso che diventa la modalità con cui Samara Morgan è in grado di entrare, uscendo dalla televisione stessa, nel mondo terrestre e uccidere chiunque abbia visto il contenuto maledetto della videocassetta.
