“Mugunghwa kkochi piotsseumnida.” è l’iconica frase della bambola del gioco 1, 2, 3 stella! della prima stagione di Squid Game. Proprio oggi, 26 dicembre, esce la tanto attesa seconda stagione dopo tre anni. La lunga pausa dalla prima è dovuta al fatto che insieme sono stati girati gli episodi della seconda e della terza stagione che uscirà invece nel 2025. Nel nuovo cast possiamo aspettarci di rivedere Lee Jung-jae, vincitore di un Emmy per la sua interpretazione proprio in Squid Game. Si tratta di una premiazione memorabile in quanto è stato il primo attore di una serie in lingua straniera a vincere come miglior attore in un drama.

Cosa sappiamo sulla seconda stagione?
Non abbiamo molti dettagli riguardo alla seconda stagione. Quello che sappiamo è che il tutto si svolge dopo tre anni dai primi giochi. Gi-hun è focalizzato nel suo obiettivo di fermare gli Squid Game così da impedire che ciò che lui e gli altri giocatori hanno subito si ripeta. Oltre ad aver aggiustato i suoi problemi finanziari e familiari, i soldi della vincita gli sono utili a finanziare la sua ricerca dei creatori dei giochi. La prima cosa che fa è mettersi all’opera per trovare l’uomo che gli aveva proposto di partecipare a Squid Game. Una volta trovato la trama inizierà a svilupparsi. L’autore stesso della serie ha dichiarato che il protagonista parteciperà nuovamente alla competizione, ma come andrà a finire questa volta lo scopriremo solo con la visione della serie.
Teorie e speculazioni
Dall’uscita tre anni fa della prima stagione della serie, i fan hanno iniziato a fare moltissime teorie e speculazioni su ciò che potrebbe accadere nella seconda stagione e su alcuni significati nascosti all’interno della prima. Vediamone insieme alcune!
- cC’è un parallelismo fra i VIP di Squid Game e i veri spettatori della serie Netflix. Infatti anche noi abbonati, come loro, in un certo senso ci intratteniamo con la violenza e la sofferenza altrui.
- Alla fine della prima stagione, Gi-hun si tinge i capelli di un rosso sgargiante. Per molti questa sua scelta rappresenta proprio il fatto che parteciperà nuovamente agli Squid Game.
- Una teoria abbastanza popolare si trova sulla scia del secondo capitolo della saga di Hunger Games. Questa vede l’organizzazione di un’edizione dei giochi i cui partecipanti sono esclusivamente i vincitori passati.
- Molti pensano che la morte di Jun-ho non sia veramente accaduta in quanto non vediamo mai il corpo senza vita del poliziotto.
- Un’altra teoria molto gettonata è che il vecchio Oh Il-Nam sia il padre del protagonista. Questo perché all’anziano è stato assegnato il primo numero e a Gi-hun l’ultimo. Un altro motivo è che in una puntata Gi-hun racconta che suo padre lo picchiava perchè è allergico al lattosio e Oh Il-Nam gli risponde di aver fatto lo stesso con suo figlio.
L’aspetto politico della serie
Non è un mistero che Squid Game faccia un’aspra critica alla società mostrando quanto le disuguaglianze sociali colpiscono la Corea del Sud. I giocatori scelti per partecipare ai giochi sono tutti indebitati, reietti che vivono nei bassifondi e che cercano di sopravvivere in un mondo che non dà loro nessuna importanza, nessuna voce. Si trovano tutti nella medesima situazione ma ci sono arrivati in modi differenti, ognuno di loro rappresenta un fenomeno diverso che porta alla povertà. Oltre ai classici criminali malfamati, abbiamo il protagonista indebitato dal gioco, un ricercatore laureato che si ritrova pieno di debiti dopo aver truffato i suoi clienti. Oltre a lui ci sono un immigrato arrivato in Corea del Sud in cerca di fortuna, un ex-impiegato senza soldi a causa del fallimento dell’azienda per cui lavorava e una rifugiata nordcoreana che ha bisogno di denaro per far tornare sua madre dopo che è stata deportata in Cina. Tutti loro sono accomunati da un unico obiettivo: essere reintegrati nella società.
