Sulle strade perdute di David Lynch

Dopo la recente scomparsa (il 16 gennaio scorso) di David Lynch, autore che ha cambiato le sorti del cinema contemporaneo sovvertendo la scrittura filmica e quella televisiva, tornano in sala Cuore selvaggio (dal 12 maggio) e Eraserhead (dal 26 maggio), primi due titoli di nove film (oltre a un documentario, cortometraggi e scene inedite) distribuiti nelle sale da Lucky Red e Cineteca di Bologna per celebrare il geniale e visionario cineasta di Missoula.

Cuore selvaggio: Cavalcando l’incubo americano

Lynch scoperchia il vaso di Pandora dell’America e del suo cinema, esasperando le tinte neo-noir già spinte nei meandri di un grottesco perturbante con il precedente Velluto blu. Wild at Heart si incastra perfettamente tra l’apertura di Twin Peaks e lo sfortunato Fuoco cammina con me, esacerbando la stilizzazione soapoperistica, melodrammatica e grandguignolesca di situazioni e personaggi. Il film raggiunge così vette straordinarie di autoparodia, nel rileggere in chiave distorta il mito americano e le sue contraddizioni culturali, sociali e politiche.

Cuore selvaggio pone al suo centro l’incontenibile storia d’amore tra Sailor e Lula, due giovani folli in fuga per un’America carica di violenza, disperazione e oscenità, alla ricerca di una (im)possibile purezza del concetto di amore.

Eraserhead – La mente che cancella: Viaggio nell’inconscio collettivo americano

Eraserhead – La mente che cancella: Nella mente della follia

Lynch realizza un viaggio nell’inconscio collettivo americano, presentando in forma grottesca e deformata le angosce e le paure di una nazione, attraverso una serie di archetipi che pescano direttamente dalla psicanalisi.

Eraserhead 1977

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