Il Biografilm Festival – International Celebration of Lives è un festival cinematografico dedicato alle biografie, che si tiene a Bologna nel mese di giugno.
La manifestazione nata nel 2004, nella scorsa edizione ha compiuto vent’anni e per l’occasione ha fatto presenza il cineasta francese Olivier Assayas sotto le due torri della città.
Quest’anno la 21° edizione di Biografilm ha preso il via lo scorso 7 giugno a Bologna e si andrà a concludere il 17 corrente mese.

Biografilm Art e Music
La narrazione della genesi di un’opera d’arte può risultate un racconto affascinante e coinvolgente, diventando essa stessa un’opera d’arte a sé. Per questo motivo la sezione Art & Music regala ogni anno emozioni, una testimonianza della sensibilità di artisti che si aprono a raccontare dei loro mondi interiori, della propria vita privata, delle fatiche, delle sfide e delle lotte quotidiane per dare il meglio sul piano performativo. Un racconto che racchiude tutto quello che gira attorno al loro mondo, fra trionfi, delusioni e rinunce. Questa girandola di voci, suoni e immagini, amplifica ampiamente l’amore e la dedizione per il processo creativo e per chi continua ogni giorno a portare avanti uno sguardo profondo e sognante al tempo stesso. Lo sguardo dell’artista.
Tra le opere annoverata all’interno della sezione citiamo Blue Road – The Edna O’Brien Story di Sinéad O’Shea e Dear Audience di Enrico Baraldi.
La prima opera si focalizza sull’arte della scrittrice irlandese Edna O’Brien, che negli anni Sessanta pubblica il suo romanzo d’esordio, The Country Girls, creando scandalo per il suo contenuto sessualmente esplicito. Diventerà un’icona letteraria. Una testimonianza affascinante, sincera e dark, come i romanzi e dell’autrice.
La seconda racconta di Yulia e Natalia, due attrici di Kyiv, che vivono come rifugiate politiche a Bologna. A un anno dal loro arrivo, le due giovani decidono di intraprendere un viaggio di ritorno nel loro paese, dove cinema e teatri hanno ripreso la loro attività. Dear Audience è un documentario sull’arte in tempo di guerra e sugli effetti dei conflitti, sulla vita di persone comuni impegnate in una resistenza quotidiana per continuare a raccontare storie.
Contemporary Lives
Altra selezione importante del festival, Contemporary Lives offre documentari capaci di scuotere le coscienze e accendere dibattiti, mostrando contraddizioni e punti di vista a volte divergenti. Storie squassanti che parlano di violenza, oppressione e sofferenza, ma anche di vita, desiderio, autodeterminazione e ribellione. Le opere in questione spaziano dalla geopolitica ai diritti umani, passando per l’urgenza climatica e la ricerca di identità. Tematiche attuali sulle quali è bene riflettere ed esprimere una propria opinione, come sempre presentate attraverso la preziosa lente delle storie di vita universali. Riflessioni sulla collettività che invitano a raccogliere un testimone, in un atto di responsabilità solidale e comunitaria.
Tra i titoli presenti ricordiamo l’esordio della polacca Joanna Janikowska, Comrades e The Dating Game di Violet Du Feng. Il primo è un racconto empatico in grado di tratteggiare un sogno che si sgretola, mostrando quanto sia difficile mantenere la fede in ciò che crediamo. Mentre il secondo ci si immerge all’interno della iper competitiva società cinese, assistendo a una stravagante avventura nel corteggiamento nell’era digitale.
Eventi Speciali
Nella sezione dedicata agli Eventi Speciali, c’è l’opportunità di esplorare una varietà di opere cinematografiche che spaziano tra diversi generi, culture e linguaggi, creando un mosaico della produzione cinematografica contemporanea. Viaggi attraverso storie potenti, immagini suggestive e narrazioni innovative che hanno conquistato premi e riconoscimenti su scala internazionale.
Fra i tanti titoli citiamo l’anteprima italiana 1-800-On-Her-Own di Dana Flor, documentario dedicato alla figura di Ani DiFranco, cantante apparsa sulla scena musicale americana all’inizio degli anni Novanta. Una voce fuori dal coro, dichiaratamente bisessuale, politicizzata e femminista. Ani è brutalmente onesta, notoriamente sboccata e decisamente esilarante, l’obbiettivo la segue mentre affronta le sfide quotidiane. Icona musicale e al tempo stesso donna qualunque, con i suoi fallimenti e le sue vittorie conquistate con fatica.
