Top Gun: Maverick e la nuova immagine-Cruise

Data la recente uscita in sala dello straordinario Mission: Impossible – The Final Reckoning (recuperabile in qualche sala o rassegna estiva), è bene ripassare Top Gun: Maverick, uscito in sala nel 2022 e ora fruibile su diverse piattaforme, tra cui Netflix e Amazon Prime. Si tratta di due opere gemelle da leggere in parallelo come processo di maturazione, tramonto e rielaborazione del mito Tom Cruise.

Il popolare e iconico interprete e produttore americano, da qualche anno ha messo in piedi una macchina autocelebrativa e metariflessiva sulla propria icona divistica, decostruendola e ricontestualizzandola all’interno della contemporaneità produttiva e sociale.

La nuova immagine-Cruise si afferma pienamente con Top Gun: Maverick, non un semplice remake ma un’operazione teorica ed elegiaca decisamente importante.

Tom Cruise: Icona reaganiana

La sua icona nasce nel 1983 con Risky Business, acuta commedia capitalista in cui lo vediamo scatenarsi in una danza sovversiva con indosso una camicia, un paio di slip e dei calzini bianchi. Seguono Il ribelle, Legend e poi nel 1986 è la volta di Top Gun, in cui Cruise diventa il nuovo volto dell’America reaganiana.

Il film diretto da Tony Scott viene subito assurto a cult movie, il cui valore cultuale risiede in un abile amalgama di eroismo bellico, melodramma sentimentale e mascolinità erotica, trasformandolo ben presto in un prodotto della cultura di massa.

Top Gun: Maverick: Questioni di mascolinità

Nel Top Gun di Tony Scott l’armamentario della marina militare fatto di missili, velivoli, leve e bombe, aveva una valenza fortemente erotica che andava a rappresentare una sorta di prolungamento della mascolinità libidica del giovane Cruise-Maverick. Successivamente accentuata dalla geniale parodia demenziale Hot Shots! diretta da Jim Abrahams.

Kosinski invece riduce la mascolinità di Cruise-Maverick a un doppio sentimento fraterno-paterno, che si manifesta in due delle sequenze più toccanti di tutto il film. L’ultimo dialogo con Ice malato (ancora più struggente dato che Kilmer nella realtà ha subito una tracheotomia!) e l’abbraccio finale con Rooster (figlio dell’amico scomparso Goose).

Elegie sentimentali

Un’opera-commiato attraversata da saturazioni cromatiche dove si stagliano i corpi-macchine di aerei in volo e quello della rombante moto su cui il capitano Cruise-Maverick riemerge dalle sabbie del tempo.

Top Gun: Maverick nasce dalla polvere di una memoria collettiva che si fa per l’ultima volta corpo ritualistico, creando una grande illusione di ritorno al passato.

Top Gun: Maverick

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