Il Cinema Italiano brilla al Globo d’Oro 2025. E Pupi Avati ci ricorda il prezzo della coerenza

La 65ª edizione del Globo d’Oro, il riconoscimento assegnato dall’Associazione della Stampa Estera in Italia, ha celebrato ancora una volta il meglio della produzione cinematografica italiana. La cerimonia si è svolta presso la solenne Sala della Protomoteca nel palazzo del Campidoglio, condotta da Betty Senatore in una serata intensa, tra premi, emozioni e parole che lasciano il segno.

Tutti i vincitori

Il premio per la Miglior Sceneggiatura è andato a Le assaggiatrici, racconto stratificato che intreccia introspezione e rigore storico. Alla fotografia, si impone Maurizio Calvesi con L’abbaglio, per una composizione luministica che trasforma la pellicola in un affresco pittorico.

Federico De Robertis conquista il Globo per la Miglior Colonna Sonora con Napoli New York, fusione riuscita tra ritmo contemporaneo e radici musicali partenopee.

Tra gli attori, Barbara Bobulova e Claudio Santamaria vengono riconosciuti rispettivamente come Miglior Attrice e Miglior Attore, per interpretazioni intense, asciutte, lontane da ogni artificio.

Pupi Avati: “Ogni film è stato come un’opera prima. E mi ha reso sempre più povero”

“Il cinema mi ha reso sempre più povero”, ha detto il regista, “ma mai infelice.”

Con la consueta lucidità, Avati ha ricordato che suo padre aveva lasciato alla famiglia una casa splendida, oggi venduta all’asta. “Abbiamo fatto un cinema controcorrente, senza guardare quali sono gli attori che vanno.” ha dichiarato. “Ogni film, per me, è stato sempre come un’opera prima in questi 57 anni di carriera: fatto con emozione e passione, facendo debiti inenarrabili e diventando sempre più povero.”

Senza autocommiserazione, ma con la consapevolezza di chi non ha mai ceduto alle scorciatoie, il maestro ha parlato anche della solitudine che spesso accompagna chi rifiuta di omologarsi:

“Quando squilla il telefono, spesso non credono che sia davvero io. Ma continuo a girare. Con attori dimenticati, che non vanno di moda.”

Isabella Rossellini: ambasciatrice d’innovazione e memoria

La sua carriera poliedrica, il suo impegno culturale e artistico, e la capacità di coniugare eleganza e sperimentazione ne fanno un punto di riferimento imprescindibile per più generazioni di spettatori e cineasti. Con questa scelta, la Stampa Estera non celebra solo una carriera indimenticabile, ma invia un messaggio chiaro: il cinema italiano vive e respira nella tensione tra tradizione e innovazione, nella capacità di rinnovarsi pur restando fedele a radici profonde.

Pupi Avati Globo d'oro 2025

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