Venezia si mette in Mostra: Soggettiva punta i riflettori sull’82a edizione

Smaltita la sbornia estetico-mediatica dei mesi scorsi, creata dalle faraoniche nozze di Jeff Bezos, Venezia si veste nuovamente a festa in occasione dell’82a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. La kermesse ha preso il via lo scorso 26 agosto con la doppia Preapertura, alla Sala Darsena del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), proiettando Origin, film sulla laguna di Venezia del regista e fotografo Yann Arthus-Bertrand, che al termine della proiezione ha dialogato con il direttore artistico della Biennale Cinema Alberto Barbera e col curatore della Biennale Architettura Carlo Ratti. Ha fatto seguito alle ore 21,00 Queen Kelly, capolavoro incompiuto del geniale e controverso Erich von Stroheim con la diva Gloria Swanson, in una nuova versione restaurata con materiali ritrovati.

L’apertura avvenuta il 27 agosto è stata condotta dalla talentuosa attrice e comica romana Emanuela Fanelli, non semplice madrina come da consuetudine, ma conduttrice tout court che avrà anche l’onore di chiudere brillantemente la cerimonia del Festival. Subito polemica sui social da parte dell’opinionista Selvaggia Lucarelli, la quale ha postato sul suo profilo Instagram l’intervista di Fanelli sul conflitto palestinese. “Bastava dire ‘Non parlerò di Gaza per evitare casi diplomatici e perché voglio continuare a fare l’attrice”, ha sbottato la Lucarelli dando della pavida a Fanelli che prontamente ha ribattuto: “Da pavida, prendo in prestito le parole del grande Troisi: ‘Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu'”.

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Comunque sia ad ogni nuova produzione sorrentiniana il clamore mediatico è davvero tanto e anche attorno a questo suo ultimo lavoro si è già creato un mare magnum di parole, sia pro che contro.

La Grazia è un film Fremantle, prodotto da The Apartment e Sorrentino dopo Parthenope, che era il suo primo vero film al femminile, torna a collaborare con il suo attore feticcio di sempre, Toni Servillo. Servillo interpreta l’ormai anziano presidente della Repubblica Mariano De Santis, prossimo alla fine del suo mandato.

L’uscente capo di stato è un vedovo, ex-giurista e profondamente religioso, che si troverà posto di fronte a due ultimi dilemmi fondamentali: se concedere la grazia a due persone che hanno commesso un omicidio in circostanze che potrebbero essere considerate attenuanti, e se promulgare una legge sull’eutanasia.

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Tema quanto mai attuale e scottante, che ha impegnato l’attrice in un ruolo complesso e legato a una sua ormai ampiamente sdoganata maturità artistica.

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