Oggi, giovedì 4 settembre, alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, ecco il quarto dei cinque film italiani in Concorso. Elisa di Leonardo Di Costanzo con protagonista un’intensa Barbara Ronchi è il film del giorno.
Elisa è una donna di trentacinquenne in carcere da dieci anni e condannata per avere ucciso la sorella maggiore e averne bruciato il cadavere, senza motivi apparenti. Sostiene di ricordare poco o niente del delitto, come se avesse alzato un velo di silenzio tra sé e il passato. Ma quando decide di incontrare il criminologo Alaoui e partecipare alle sue ricerche, in un dialogo teso e inesorabile i ricordi iniziano a prendere forma, e nel dolore di accettare fino in fondo la sua colpa Elisa intravede, forse, il primo passo di una possibile redenzione.
Quello di Elisa è un personaggio in grado esplorare i meandri della mente umana, alternando momenti di empatia e di condanna. Con questo film lo spettatore è posto di fronte a una narrazione potente e dolorosa che riflette sul senso di colpa, di peccato originale e sulla possibilità di una redenzione.

Mostri alla Mostra
Storie di figure mostruose a questa 82a edizione del Festival veneziano, a partire dall’attesissima serie Netflix Il Mostro (Fuori Concorso – Series), incentrata sulle indagini sul “Mostro di Firenze” e diretta da Stefano Sollima.
Sollima, figlio d’arte ha ormai assunto l’eredità di un certo cinema di genere italiano, specie il poliziesco nudo e crudo, dopo opere potenti come ACAB – All Cops Are Bastards, Suburra e Adagio, eccolo al Lido con Mostro.
Il fotografo dell’ombra (Fuori Concorso) è il titolo dell’omaggio che Roberto Andò ha dedicato al grande fotografo di Bagheria, Ferdinando Scianna.
Scianna maestro di opere fotografiche legate al mostruoso, autore di punta di Magnum Photos e inimitabile poeta della sicilianità atavica e rituale.
Moatz Malhees ha sollevato la bandiera della Palestina: 24 minuti di applausi
Presa in prestito una bandiera palestinese dal pubblico, l’attore Moatz Malhees l’ha sollevata con viva e vibrante emozione.
La regista Kaouther ben Hania e l’intero cast, sono rimasti sopraffatti e commossi dal gesto inaspettato e si sono stretti in un lungo abbraccio.
La prima proiezione ufficiale di The Voice of Hind Rajab, in concorso alla 82a Mostra del Cinema di Venezia, è stata accolta da un’ovazione, con 24 minuti di applausi ininterrotti, con l’intera Sala Grande in piedi e visibilmente commossa.
Ovazione che ha travalicato i meri valori dell’opera cinematografica, da cui si sono levati cori di “Free Palestine”. In tutto il Lido ha vibrato una disperata richiesta di pace.
Salvini al Lido per il docu-film Kristian Ghedina, storie di sci
Matteo Salvini presente al Lido per la presentazione del film, diretto da Paolo Galassi, Kristian Ghedina, storie di sci.
Salvini sottolinea la particolarità delle prime Olimpiadi diffuse sul territorio. “Ci arriveremo in forma. Il valore aggiunto è che sono le prime olimpiadi diffuse. Avremo 2 milioni di persone tra atleti e pubblico e 3 miliardi di persone a guardarci da casa”.
Il docu-film scritto e diretto da Paolo Galassi (I ragazzi del Columbus, Wasteland, Del Monte Memories), vede protagonista il mitico sciatore Kristian Ghedina, con il prezioso contributo narrativo dell’ex sportivo della neve e commentatore TV Paolo De Chiesa.
Il film ripercorre sia la vita di Ghedina (facendo emergere anche un Kristian inedito) che la storia dello sci italiano, intrecciandosi con i momenti più iconici delle Olimpiadi e Paralimpiadi, dalla storica edizione di Cortina 1956 fino allo sguardo proiettato sul futuro.
