«Ero convinta, da sempre, che l’unica cosa che avrei voluto fare nella vita fosse scrivere romanzi. Ma i miei genitori, che venivano da esperienze di povertà, consideravano questa mia esuberante immaginazione come un capriccio che non mi avrebbe fatto pagare un mutuo o costruire una pensione», ha raccontato così l’autrice J.K. Rowling, salda al primo posto tra gli scrittori più ricchi e titolare di un brand il cui valore si aggira attorno ai 25 miliardi di dollari. Insomma, niente male per una donna che non sarebbe riuscita a pagarsi il mutuo!

L’uscita del primo volume
E invece eccoci qui, dopo ben 27 anni, a parlare ancora del maghetto orfano che ha salvato il mondo magico da Tom Riddle, aka “Colui che non deve essere nominato”, aka “l’Oscuro Signore”, aka Voldemort. Il 26 giugno del 1997 usciva Harry Potter e la Pietra filosofale nelle librerie inglesi, pubblicato dalla piccola casa editrice londinese Bloomsbury, l’unica che ha avuto il coraggio di rischiare su una storia per bambini, rischio che è stato ampiamente ripagato, considerando che la prima edizione include cinquecento esemplari, copie che i collezionisti appassionati sarebbero disposti a pagare a peso d’oro. Il successo è immediato, sia di critica che di pubblico, dando il via alla costruzione di quella che possiamo considerare la saga più famosa e apprezzata al mondo, composta da sette volumi, come gli Horcrux da distruggere per sconfiggere Voldemort, che hanno venduto oltre 500 milioni di copie in tutto il mondo e sono stati tradotti in più di 80 lingue. Ma l’impatto di Harry Potter va oltre le pagine dei libri.
La saga cinematografica
Dagli scaffali di tutte le librerie, la storia si sposta sul grande schermo, a partire dal 2001, quando esce il primo film distribuito dalla Warner Bros. Tutti i lettori che erano rimasti affascinati dai romanzi si recano nelle sale dei cinema con grandi aspettative, aspettative che non vengono deluse, almeno per i primi film, particolarmente apprezzati dai fan. La saga cinematografica è interamente prodotta da David Heyman, mentre di registi se ne susseguono quattro. Alla direzione dei primi due c’è Chris Columbus, seguito da Alfonso Cuaron per Il prigioniero di Azkaban, il quarto è stato diretto da Mike Newell, infine, dal quinto fino all’ultimo capitolo, Harry Potter e i doni della morte parte 2, uscito nel 2010, il regista è stato David Yates. Gli attori protagonisti, gli ormai celebri Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint, all’uscita del primo film non erano che bambini esordienti sul grande schermo, ora sono tra gli attori più famosi del cinema, con una lunga filmografia alle spalle. Daniel Radcliffe inizialmente ha avuto difficoltà ad allontanarsi dalla figura del “Prescelto” nell’immaginario degli spettatori, ma è poi riuscito a ottenere diversi ruoli, come in The Woman in Black (2012), Kill Your Darlings (2013) e Swiss Army Man (2016). La collega Emma Watson, oltre a lavorare come attrice, si è dedicata anche all’attivismo, diventando un’icona del femminismo globale e un’ambasciatrice per UN Women, attraverso la campagna HeforShe. Anche Rupert Grint ha continuato la sua carriera nel campo della recitazione, sia nel cinema che nella televisione, ma in aggiunta ha avviato una serie di progetti imprenditoriali, tra cui la gestione di una catena di hotel e un’azienda di produzione cinematografica.
Il franchise
Il successo della saga ha portato all’espansione del franchise in vari media e merchandise, come il parco a tema The Wizarding World of Harry Potter negli Universal Studios di Orlando, Hollywood e Osaka, o i numerosi videogiochi basati sulla serie, inclusi giochi di ruolo, puzzle e avventure. Negli ultimi anni il mondo magico è tornato al cinema con lo spin-off Animali Fantastici, che racconta fatti precedenti alla saga originaria, seguendo le vicende di Newt Scamander, giovane mago che si ritrova a dover combattere contro Gellert Grindelwald, il più grande mago oscuro prima dell’avvento di Voldemort. La trilogia, tuttavia, non ha riscontrato il successo sperato, tanto che originariamente dovevano essere cinque film, ma a causa dei pochi incassi i successivi sono stati cancellati.
