È il 1986 e il mondo è ancora diviso dalla cortina di ferro tra Stati Uniti e Unione Sovietica, quando nelle sale cinematografiche esce un film destinato a fare la storia: Top Gun. In America sbancò il box office già dal 16 maggio, mentre in Italia gli appassionati del genere dovettero attendere il 25 settembre per assistere alla proiezione della pellicola che consacrò Tom Cruise come star indiscussa di Hollywood.

Come nasce un cult
Il cult americano nacque da un’idea dei produttori Don Simpson e Jerry Bruckheimer che assoldarono il regista Tony Scott, fratello del più noto Ridley Scott, dopo aver visto i suoi spot girati per l’azienda automobilistica svedese Saab, in particolare quello per una Saab 900 turbo, in cui l’auto si ritrova a gareggiare con un jet. Inizialmente il regista non comprese le potenzialità del progetto, interpretandolo come un Apocalypse Now su una portaerei, ma alla fine si lasciò convincere, per fortuna direi, affermando: «Poi, un giorno ci arrivai, capii cosa stavano cercando. Non volevano un Apocalypse Now, era più qualcosa su jet argentati che sfrecciavano in cieli azzurri. Una specie di rock’n’roll nei cieli». In un periodo in cui le notizie sulla Marina Americana erano all’ordine del giorno, portare il tema sul grande schermo è stato un trionfo assicurato, che ha segnato un’intera generazione. Jet e Boeing che volteggiano in aria, azione, amicizie e amori che si fondono in una trama dinamica e avvincente, sono tutti gli ingranaggi che hanno trasformato Top Gun in un grande classico del cinema.
Trama
La storia è quella di Maverick, un pilota della Marina degli Stati Uniti con un ego grande quanto il suo aereo da caccia. Lui e il suo amico Goose volano facendo acrobazie mozzafiato, spesso non rispettando regole e ordini dei superiori, provocando, di conseguenza, la loro collera. Quando vengono ammessi alla prestigiosa scuola “Top Gun” per i migliori piloti, Maverick si mette subito in competizione con Iceman, un altro pilota che è tanto freddo quanto il suo nome suggerisce. Tra voli spericolati e machiavelliche manovre aeree, Maverick trova anche il tempo di flirtare con l’istruttrice Charlie, mostrando che non è solo bravo a volare, ma anche a conquistare cuori. Tuttavia, le cose si complicano quando una tragica perdita lo colpisce duramente, mettendo alla prova il suo spirito e le sue abilità. Riuscirà Maverick a ritrovare se stesso, sconfiggere Iceman e salvare il mondo? Sì, magari non proprio il mondo, ma almeno dimostrare di essere il migliore della scuola Top Gun!
Un pizzico di Italia
All’interno di uno dei più grandi blockbuster hollywoodiani c’è anche un po’ di Italia, con la colonna sonora, in particolare la canzone Take My Breath Away, che ha ottenuto il premio come miglior canzone agli Oscar e ai Golden Globe, prodotta da Giorgio Moroder, produttore e compositore italiano, autore di numerose colonne sonore passate alla storia, come What a Feeling per Flashdance, anche questa vincitrice del premio Oscar. Proprio per questi riconoscimenti, quest’anno il musicista ha ricevuto ai David di Donatello il premio alla carriera.
La storia continua
Nel 2022, trentasei anni dopo l’uscita dello storico film, Tom Cruise è tornato a vestire i panni dello spericolato aviatore nel sequel Top Gun: Maverick, riconfermando il successo, sia di pubblico, incassando 1,495 miliardi di dollari a livello mondiale, diventando il film con maggiori incassi dell’anno, sia di critica, ottenendo diverse candidature agli Oscar, compreso quello come miglior film.
Da qualche mese girano voci anche di un possibile terzo capitolo della storia, per cui il produttore Bruckheimer si starebbe occupando della stesura del soggetto. L’uscita sembra quindi ancora lontana, ma gli appassionati non si devono perdere d’animo, perché la Paramount non abbandonerà il suo fiore all’occhiello e Tom Cruise non vede l’ora di indossare nuovamente gli iconici occhiali Ray-Ban.
