The Perfect Couple con Nicole Kidman, una delle ultime miniserie prodotte da Netflix, pur promettendo un avvincente thriller intriso di misteri e tensioni familiari, si rivela purtroppo un lungo esercizio di pazienza. Ritmo poco incalzante, personaggi pieni di cliché e colpi di scena deludenti. La parola che più viene ripetuta nel corso degli episodi è “perfect”, ma sicuramente non la userei per descrivere questa serie.

Trama
The Perfect Couple ruota attorno a un matrimonio da sogno che si trasforma rapidamente in un incubo. La storia è ambientata sull’isola di Nantucket, dove l’opulenta famiglia Winbury si prepara per il matrimonio del figlio Benji con Amelia, una ragazza di origini modeste. Tuttavia, la celebrazione viene sconvolta a causa del ritrovamento di un cadavere la mattina delle nozze.
Quello che doveva essere un evento glamour e felice diventa il punto focale di un’indagine per omicidio. Ogni personaggio, dagli sposi ai familiari e agli amici invitati, nasconde segreti che potrebbero essere collegati alla morte misteriosa.
Come suggerisce il titolo, ciò che appare perfetto in superficie spesso nasconde profondi segreti.
Basta un omicidio per rendere una trama avvincente?
Da una miniserie thriller di sei episodi ci si aspetterebbe uno sviluppo intrigante e coinvolgente, che ci faccia venir voglia di guardarla tutta in una sera, trascinati dalla curiosità di sapere chi sia il misterioso assassino. E invece così non è. Il ritmo è lento, quasi esasperante, e i pochi colpi di scena che dovrebbero scuotere la trama sono deludentemente prevedibili e privi di impatto, compreso un finale che non lascia alcun segno.
I subplot, invece di arricchire la narrazione o aggiungere spessore emotivo, risultano piatti e scollegati, senza mai contribuire a un reale approfondimento della storia principale. I personaggi sono caricature di se stessi: poco approfonditi, privi di sfumature e costantemente intrappolati in stereotipi già visti troppe volte.
Il peso della serie sulle spalle della Kidman
L’interpretazione di Nicole Kidman in The Perfect Couple si distingue per la sua usuale eleganza e professionalità, ma purtroppo non riesce a brillare come in altre sue performance. Il personaggio che le viene affidato, Greer Garrison Winbury, una madre dell’alta società, avrebbe potuto offrire maggiore profondità e complessità, ma risulta piuttosto scontato e convenzionale. Nonostante la Kidman riesca a trasmettere una certa raffinatezza e freddezza aristocratica, il materiale con cui lavora non le consente di esprimere pienamente la sua versatilità attoriale.
In diverse scene, si percepisce che l’attrice cerca di aggiungere sfumature emotive e tensioni interne, ma il copione non le fornisce abbastanza spazio per esplorare o far evolvere il suo personaggio. Di conseguenza, anche se la sua performance è impeccabile dal punto di vista tecnico, sembra imbrigliata in una storia priva di forza, con dialoghi che raramente offrono momenti di vera intensità.Persino la presenza di un’attrice del calibro di Nicole Kidman, dunque, non riesce a salvare uno script che, alla fine, manca di vita e di originalità.
Un giallo poco brillante
The Perfect Couple fallisce nel coinvolgere lo spettatore nel mistero che cerca di costruire. La serie non fornisce indizi significativi nel corso della trama, mantenendo il pubblico all’oscuro e non permettendogli di elaborare ipotesi o teorie, il che priva la narrazione di quella tensione investigativa che solitamente caratterizza un buon thriller. Questo approccio, che tiene lontano il pubblico dall’indagine, riduce ulteriormente il coinvolgimento emotivo, facendo sì che allo spettatore non rimanga che guardare in modo passivo lo svolgersi degli eventi.
Se ci si aspetta una serie che coinvolga e sorprenda, The Perfect Couple rischia di essere un’amara delusione. Il titolo, ironicamente, potrebbe essere più azzeccato per descrivere la sensazione che lascia allo spettatore: la perfetta noia.
