Nasce Matteo Garrone, regista al confine tra la realtà e la fiaba

Uno dei registi più influenti e noti del panorama cinematografico italiano, autore di pellicole di grandissimo successo come Gomorra, Io Capitano e Dogman, Matteo Garrone non ha certo bisogno di presentazioni. Oggi, in occasione del suo 56° compleanno, la redazione di Soggettiva vi porterà dentro al mondo artistico di Matteo Garrone, alla scoperta della sua poetica e della prolifica carriera che lo ha contraddistinto come regista italiano capace di fondere la realtà con la fiaba.

Il percorso artistico

La poetica visionaria di Matteo Garrone

Curiosità sul regista

1. Matteo Garrone non ama guardare i propri film e infatti, se gli è possibile, tende ad evitare di assistere alle anteprime che vedono coinvolte le sue pellicole. Il motivo è che il regista, riguardando i suoi film, non vuole trovare dei difetti o avere ripensamenti, a quel punto impossibili da modificare. 

    2. Il regista romano è anche un grande appassionato delle arti figurative, soprattutto della pittura, disciplina che ha provato a coltivare prima della sua carriera cinematografica. Ha infatti tentato di essere pittore a tempo pieno appena finiti gli studi del liceo artistico, arrivando addirittura a prendere ispirazione dai dipinti del MOMA di New York.

    3. Un’altra passione di Garrone è il tennis, sport per il quale ha provato a farsi strada anche a livello professionale, ma ha dovuto poi rinunciare in seguito a un brutto infortunio. 

    4. Matteo Garrone ha vinto numerosi premi prestigiosi dedicati al cinema, tra i quali due Gran Prix della Giuria al Festival di Cannes, un Leone d’Argento al Festival di Venezia per la regia di Io Capitano, 11 David di Donatello e 9 Nastri d’Argento. Un curriculum di tutto rispetto. 

    5. A partire da Il Racconto dei racconti Matteo Garrone ha stretto una grande amicizia con Massimo Ceccherini, attore feticcio di Leonardo Pieraccioni. Si tratta di un sodalizio che è continuato anche negli anni a venire, grazie al contributo di Ceccherini come attore e co-sceneggiatore di Pinocchio, fino all’ultimo Io Capitano, dove lo stesso attore toscano ha contribuito anche in questo caso in qualità di sceneggiatore.

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