Megalopolis di Francis Ford Coppola, un “mega” punto interrogativo

«Perché l’America ha copiato la Repubblica romana?». Così il maestro Francis Ford Coppola ha esordito alla 19ª Festa del Cinema di Roma durante l’anteprima italiana del suo kolossal Megalopolis. Nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, in collegamento con Cinecittà, le reazioni alla fine della proiezione sono rimaste contenute, lo stesso non si può dire per le ambizioni del regista.

40 anni di Megalopolis

Un’epopea romana in epoca moderna

Il “mega” punto interrogativo

A detta dello stesso Francis Ford Coppola: «Megalopolis propone un interrogativo fondamentale: la società in cui viviamo è davvero l’unica alternativa possibile per noi? In questo senso l’utopia che il film propone non è così folle, ma solo il frutto di persone che si fanno giuste domande sulla società in cui vivono […]. Vale a dire, chissà se il perdente Catilina era in fondo un saggio sostenitore di una nuova prospettiva per Roma e Cicerone invece solo l’ottuso custode delle tradizioni»

I dubbi su chi effettivamente sia riuscito a cogliere la sua ambizione rimangono molti e molte le domande senza risposta. La trama sembra essere troppo artificiosa e a tratti senza un vero filo logico, non mancando momenti da considerare “eccessivi” solo per il gusto di esserlo. L’unica cosa che tiene in piedi il tutto è sicuramente il cast d’eccellenza che però poteva essere “sfruttato” di più.

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