Ci lascia a soli 59 anni il grande Adamo Dionisi, noto al grande pubblico per aver interpretato il boss sinti Manfredi Anacleti nella serie Netflix Suburra. Dopo una malattia scoperta dall’attore solo recentemente, Adamo è si è spento dopo un breve ricovero all’ospedale Fatebenefratelli di Roma. Sui social tanti i messaggi di cordoglio da parte di colleghi, artisti, e gente comune che piangono un attore che ha fatto del cinema la sua ragione di salvezza e di vita.

La carriera e i ruoli più importanti dell’attore
Adamo Dionisi scopre la passione per la recitazione nel carcere di Rebibbia, dove sconta la pena per una vicenda di droga. Qui prende parte a diversi progetti teatrali che lo portano, una volta scagionato, a cominciare la carriera come attore. Adamo debutta ufficialmente sul grande schermo nel 2008 con il film Chi nasce tondo…, recitando un piccolo ruolo al fianco di attori del calibro di Valerio Mastandrea e Sandra Milo. Successivamente l’attore continuerà a prendere parte come caratterista in diverse pellicole, come Scialla! (Stai sereno) di Francesco Bruni, Tutti i santi giorni di Paolo Virzì e Pasolini, il film di Abel Ferrara con Willem Dafoe e dedicato all’omonimo regista italiano. A partire dal 2015 Adamo Dionisi acquista grande notorietà grazie al film Suburra di Stefano Sollima, dove l’attore interpreta il boss mafioso Manfredi Anacleti, ruolo iconico che riprenderà anche nell’omonima serie televisiva prodotta e distribuita da Netflix. La consacrazione definitiva dell’artista gli permette di prendere parte a progetti di successo come il pluripremiato Dogman di Matteo Garrone, la fiction televisiva Rocco Schiavone, ed Enea, l’ultimo film diretto da Pietro Castellitto. Adamo, prima della tragica scomparsa, stava prendendo parte ad altri due progetti, ma che poi ha dovuto abbandonare a causa della malattia.
Cosa ci ha lasciato Adamo Dionisi?
Uno dei caratteristi più noti del nostro cinema e attore divenuto celebre per interpretare ruoli antagonisti e di dubbia moralità, come sempre con grande passione e dedizione. Adamo Dionisi aveva scoperto l’arte della recitazione durante la reclusione a Rebibbia, trovando la propria strada professionale dopo un periodo di difficoltà e problemi legali e ricominciando di fatto una seconda vita. Con il ruolo di Manfredi Anacleti si era definitivamente consacrato presso il grande pubblico, ragalandoci una straordinaria interpretazione di un boss pronto a tutto pur di arrivare alle sfere più alte della criminalità. Noi lo ricorderemo sempre come l’attore che più di tutti ha creduto nel potere “salvifico” dell’arte, un villain dal cuore buono che solo la malattia che lo affliggeva da tempo ci ha portato via, ma la cui passione per il cinema rimarrà per sempre nei nostri cuori.
