L’attore e regista Pino Ammendola è pronto a tornare sul palco del Teatro Manzoni di Roma per presentare il suo nuovo libro Tracce di tacchi. Storie di scarpe straordinarie, edito da Viola Editrice e con una prefazione a cura di Paolo Di Paolo. L’evento andrà in scena giovedì 31 ottobre alle ore 18 presso il Teatro Manzoni di Roma, sulla base dell’iniziativa Scrittori in scena e Manzoni idee, per vivere in maniera alternativa e innovativa lo spettacolo e l’intrattenimento. Durante la presentazione dell’opera, letto dallo stesso autore Pino Ammendola in compagnia dell’attrice Maria Letizia Gorga, sarà previsto sul palco anche l’intervento di Stefano Coletta, ex direttore di Rai 1 e Rai 3.

Sinossi
Sette storie di scarpe scritte nell’arco di molti anni, percorsi immaginari in cui le piccole “macchine” per il nostro viaggio quotidiano, diventano la chiave per leggere trame nascoste, quasi magici, grimaldelli per aprire porte segrete, precedute da sette “confessioni intime” per raccontare l’humus in cui le storie sono nate scoprire forse le “tracce” lasciate dalla vita.
Pino Ammendola, l’autore
Attore, doppiatore, regista e drammaturgo nato a Napoli nel 1951, Pino Ammendola si avvicina al mondo dello spettacolo grazie ad Achille Millo, suo primo vero maestro e mentore, debuttando giovanissimo in “Operazione San Gennaro” di Dino Risi, nel quale interpreta un piccolo ruolo al fianco di Nino Manfredi. Ha poi avuto modo di lavorare negli anni con i più grandi esponenti del teatro e del cinema italiano, come Tinto Brass, Steno, Lina Wertmuller e Giuseppe Tornatore, solo per citarne alcuni. Per quanto riguarda l’arte del doppiaggio, Pino Ammendola ha cominciato sotto la direzione di Pier Paolo Pasolini ne “Il Decameron”, lavorando poi negli anni con altri grandi nomi come Federico Fellini, Mario Monicelli, passando addirittura a registi internazionali del calibro di Stanley Kubrick. Non solo cinema e doppiaggio, ma anche il teatro ha ricoperto una parte fondamentale della carriera pluriennale di Pino Ammendola: infatti, dopo il grande successo ottenuto con “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi”, ha scritto, diretto e interpretato più di una ventina di commedie che hanno sempre ricevuto consensi positivi da parte della critica e del pubblico, alcune delle quali sono diventate anche degli adattamenti per il grande schermo (ad esempio il film “Stregati dalla Luna”). Insieme alle commedie, l’attività teatrale di Pino Ammendola coinvolge anche le opere musicali, come “Avec le temps, Dalida”, un omaggio alla grande cantante e attrice Dalida. Il grande pubblico ricorderà Pino Ammendola anche come l’ispettore Torre della fiction cult di Rai 1 “Provaci ancora Prof”, giunta alla settima stagione.
Perché vederlo?
Sulla base dell’iniziativa promossa dal Teatro Manzoni, che mira a creare uno spazio di condivisione e rinnovamento dell’arte teatrale, il nuovo spettacolo di Pino Ammendola mette “in scena”, con grande originalità, una storia di vita mai raccontata prima d’ora. A essere protagonista non è l’essere umano in carne ed ossa, ma degli oggetti apparentemente inanimati come le scarpe, semplici usa e getta che vengono cestinati non appena terminato il loro “compito”. La rappresentazione sarà composta da interventi, dibattiti e letture del libro scritto dallo stesso Pino Ammendola Tracce di tacchi. Storie di scarpe straordinarie, creando un momento di scoperta ed empatia per il pubblico su un personaggio inedito: le scarpe, mezzi di trasporto per antonomasia del nostro vivere quotidiano, sono visti qui in una chiave alternativa, ossia come custodi del nostro viaggio, in grado di cogliere le tracce di vita che lasciamo per strada. Le scarpe sono in qualche modo l’equivalente del nostro percorso esistenziale, oggetti viventi che si logorano al pari del nostro avanzare con l’età, e in grado di essere portavoci delle nostre esperienza di vita.
