I dialetti rappresentano una parte fondamentale del nostro patrimonio culturale e svolgono un ruolo cruciale nel mantenere vive le nostre radici storiche. Per valorizzare questa ricchezza linguistica, oggi 17 gennaio si celebra la Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali. In questa occasione, vogliamo rendere omaggio alla storia e alle tradizioni del nostro territorio attraverso una selezione di film girati in dialetto o in lingue locali, che raccontano in modo autentico le peculiarità e l’identità culturale dell’Italia.

L’albero degli zoccoli, 1978
Il primo film che proponiamo è ambientato nel territorio bergamasco. Vincitore della Palma d’oro al 31º Festival di Cannes, L’albero degli zoccoli è un film ad episodi che racconta la storia di quattro famiglie di contadini lombardi. Il regista Ermanno Olmi interseca gli episodi attraverso la narrazione degli eventi che proseguono e si alternano col trascorrere le stagioni. La pellicola mostra perfettamente come sia proprio l’alternarsi delle stagioni a determinare il passare della vita contadina di quel tempo. Gli attori erano per la maggior parte non-professionisti, talvolta ex-contadini, che rendono il tutto ancora più realistico.
Mamma Roma, 1962
Torniamo a casa con questa pellicola ambientata nella bella Capitale. Fra i molteplici titoli ambientati in questo territorio la scelta è ricaduta su Mamma Roma. Capolavoro di Pier Paolo Pasolini, che come sappiamo era interessato a studiare il micro-universo delle borgate romane. Il film parla di una prostituta, interpretata dalla meravigliosa Anna Magnani, decisa a cambiare vita. Si tratta di una pellicola tragica e intensa che offre un ritratto realistico della realtà della periferia di Roma in quel periodo. A coronare il tutto è il dialetto romano, co-protagonista del film e presente in ogni scena.
A Ciambra, 2017
Un titolo più recente è A Ciambra di Jonas Carpignano che vanta tra i produttori esecutivi Martin Scorsese. Ci troviamo all’interno della comunità rom di Gioia Tauro, la Ciambra. Il protagonista è Pio, un ragazzino cresciuto troppo in fretta. Un giorno suo padre e suo fratello vengono arrestati, lasciandolo responsabile del sostenimento della famiglia. Interamente girato senza l’utilizzo di attori professionisti e completamente parlato in dialetto reggino rappresenta in modo realistico questa difficile realtà.
La terra trema – Episodio del mare, 1948
Da questo elenco non possiamo lasciare fuori la Sicilia. A rappresentarla abbiamo scelto La terra trema – Episodio del mare, diretto da Luchino Visconti. La pellicola si ispira a I Malavoglia di Giovanni Verga e racconta con precisione le peripezie della famiglia Valastro. Il dialetto siciliano del film è strettissimo, perfettamente adatto a rappresentare le peripezie della famiglia di pescatori. Schiacciati dalla povertà e sfruttati dai commercianti cercheranno in tutti i modi di avere una vita migliore ma finiranno per ottenere un lavoro ancora più ingrato e faticoso.
Banditi a Orgosolo, 1961
Raggiungiamo la Sardegna con l’ultima pellicola scelta. Banditi a Orgosolo è il primo lungometraggio di Vittorio De Seta. Presentato in concorso alla 22ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ha vinto il premio Migliore Opera Prima. La trama segue Michele, un pastore di Orgosolo, ingiustamente sospettato di abigeato e di complicità nell’uccisione di un carabiniere durante un controllo. Cerca in tutti i modi di fuggire per non abbandonare il suo gregge ma alla fine inseguito dalle autorità, perde le sue pecore e si ritrova oppresso dalla disperazione e dai debiti. Nel tentativo di recuperare ciò che ha perso, Michele ruba il gregge di un altro pastore, trasformandosi da vittima di un’ingiustizia in un vero bandito.
