Gianni Amelio, il regista di Porte aperte oggi compie 80 anni

L’amato regista Gianni Amelio oggi, 20 gennaio, festeggia il suo 80esimo compleanno. Egli è molto più di un regista e sceneggiatore: è un indagatore instancabile della psiche umana, capace di mettere il suo stile inconfondibile al servizio di un racconto sociale profondo e sfaccettato. Ogni film di Amelio è una finestra aperta sulle contraddizioni e sulle speranze della società, un viaggio che attraversa temi universali come l’emigrazione, il terrorismo, il rapporto tra padri e figli, fino alle riflessioni più intime sull’identità e sul cambiamento. Con titoli memorabili come Porte aperte, Il ladro di bambini e Lamerica, Amelio ha saputo conquistare pubblico e critica, confermandosi un autore di rara sensibilità e potenza espressiva.

Infanzia ed esordi nel mondo del cinema

Il suo “cinema del padre”

Curiosità

  1. Amelio ha tre nipoti, figlie di suo figlio, con le quali ha un legame profondo, avendole cresciute seguendo l’esempio dei suoi nonni.
  2. Pur sostenendo di non amare l’etichetta di “cinema impegnato”, Amelio ha spesso affrontato temi come ingiustizie e disuguaglianze, toccando argomenti quali scuola, lavoro, omosessualità e l’assurdità della guerra.
  3. Nel 1982 ha realizzato Colpire al cuore, il primo film italiano a trattare il tema del terrorismo non solo come cronaca, ma come problema che coinvolgeva l’intera società, ambientandolo in una famiglia modello.
  4. Ha raccontato che nel 1994, durante le riprese di Lamerica, ha scoperto una realtà a lui sconosciuta, entrando in contatto con un mondo distante solo 70 miglia di mare dall’Italia, ma culturalmente lontano.
  5. Il suo grande successo arriva con Porte aperte (1990), che gli vale una nomination all’Oscar.

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