Il cinema di cappa e spada nasce ufficialmente con Il segno di Zorro (1920), film che introduce un nuovo genere avventuroso, incentrato su eroi mascherati, cavalieri e pirati pronti a combattere con la spada per amore, giustizia e onore. Queste pellicole, caratterizzate da duelli spettacolari, intrighi e un forte senso dell’avventura, ebbero un enorme successo negli anni ’20, grazie anche a star carismatiche come Douglas Fairbanks e Rodolfo Valentino. Il genere si è evoluto nel tempo, dando vita sia a rivisitazioni più moderne sia a parodie che ne esaltavano gli aspetti più iconici. Uno dei film che contribuì a definire il fascino del cinema d’avventura fu Lo sceicco (1921) di George Melford, con Rodolfo Valentino nel ruolo del protagonista Ahmed Ben Hassan.

Una panoramica sul film
Lo sceicco, diretto da George Melford, è uno dei film più celebri del cinema muto, capace di mescolare avventura e romanticismo in un’ambientazione esotica. Basato sull’omonimo romanzo di Edith M. Hull, racconta la storia di Ahmed Ben Hassan, un affascinante sceicco arabo che rapisce l’indipendente Lady Diana Mayo, dando inizio a una passione travolgente. Il film, nonostante le critiche alla recitazione esuberante di Rodolfo Valentino e al tono melodrammatico della narrazione, fu un successo straordinario, incassando oltre un milione di dollari nel primo anno e consacrando il suo protagonista come icona del cinema. Lo sceicco divenne un modello per il cinema d’avventura con elementi sentimentali, affascinando in particolare il pubblico femminile grazie al carisma magnetico di Valentino e alla sua interpretazione del “nobile barbaro” sedotto dall’amore.
Scene chiave
Lo sceicco presenta quattro scene chiave:
- Lo sceicco: Ahmed Ben Hassan osserva Lady Diana Mayo attraverso un binocolo mentre lei saluta il fratello, Sir Aubrey, prima di proseguire da sola il suo viaggio nel deserto. L’abbigliamento dello sceicco, caratterizzato da lunghe vesti fluttuanti, contribuì a suscitare critiche verso Valentino, accusato di un’eccessiva eleganza dai tratti effeminati.
- Il rapimento: Catturata e rinchiusa nella tenda dello sceicco, Lady Diana vive momenti di profonda angoscia, come sottolinea una didascalia che descrive la sua “ora di angosciosa rivolta”. Per evitare problemi con la censura, il film omise la violenza sessuale presente nel romanzo, attenuando così l’elemento più controverso della vicenda.
- La tenda dello sceicco: Le sfarzose tuniche indossate da Valentino e gli arredi esotici che decorano la tenda dello sceicco diedero vita a una nuova tendenza estetica. L’influenza del film si estese anche alla moda maschile, con molti uomini che iniziarono a lisciare i capelli con la brillantina per imitare il fascino magnetico della star.
George Melford
1877-1914: Nato a Rochester, New York, da una famiglia di emigrati tedeschi, George Henry Knauff iniziò la sua carriera come attore teatrale prima di debuttare nel cinema nel 1909 con The Wayward Daughter per la Kalem Company. Due anni dopo, firmò la sua prima regia con il western Arizona Bill, co-diretto con un altro regista. Per la Kalem, realizzò circa trenta pellicole, affermandosi come un cineasta di talento.
1915-1924: Nel 1915 entrò a far parte della Feature Play Company di Jesse L. Lasky, che sarebbe poi diventata la Paramount Pictures, e fu tra i fondatori della Motion Picture Directors Association. Il successo arrivò con To Have and to Hold (1916), un film sentimentale interpretato da Wallace Reid e Mae Murray. Nel 1921 diresse Lo sceicco, la sua opera più celebre, che consacrò Rodolfo Valentino come icona del cinema muto.
1925-1945: Passato alla Universal, Melford realizzò il suo primo film sonoro, Sahara (1929), e diresse quattro pellicole in spagnolo, tra cui la versione spagnola di Dracula (1931), considerata superiore all’originale per regia e atmosfera.
1946-1961: Dopo aver diretto oltre 130 film, abbandonò la regia ma continuò a lavorare come attore caratterista fino al 1960. Tra le sue ultime apparizioni, ebbe un piccolo ruolo ne I dieci comandamenti (1956) di Cecil B. DeMille. Morì nel 1961, lasciando un’importante eredità nel cinema classico di Hollywood.
