Amarcord, il cinema della memoria secondo Fellini

Il cinema di Federico Fellini è essenzialmente memoria e gli esempi, andando a sviscerare la sua mirabile filmografia, sono tanti: da I Vitelloni a , per passare a Roma e Intervista, il regista italiano ha sempre trasposto all’interno della propria poetica cinematografica quelli che sono i ricordi legati al suo passato a Rimini e nella capitale, alle sue esperienze personali e professionali, alla sua visione del mondo, il tutto filtrato attraverso i personaggi dei suoi racconti, dei veri e propri alter ego del regista stesso. Ma è con Amarcord, che oggi compie 51 anni dalla sua prima uscita, che il tema della memoria felliniana raggiunge il massimo dell’apice, il film che assurge a massima esposizione di ciò che Fellini ha vissuto durante il periodo giovanile a Rimini, sua terra natìa. D’altronde il titolo stesso della pellicola suggerisce una certa vena nostalgica del regista riminese: “a m’arcord”, ossia “io mi ricordo”.

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