«Un attore fa di tutto per diventare celebre e poi, quando ci riesce, si mette un paio di occhiali scuri per non farsi riconoscere»
La prossima edizione della Festa del Cinema di Roma è dedicata in suo onore, all’attore italiano più importante del nostro tempo, il più rappresentativo del nostro Paese in ambito internazionale, capace di introdurre anche nel nostro cinema il sistema divistico di stampo americano: oggi il grande Marcello Mastroianni avrebbe compiuto la bellezza di 100 anni. Ma anche se non può festeggiare personalmente il proprio compleanno secolare, vogliamo pensarci noi a tributargli una festa degna del suo nome, esplorando il suo percorso di vita e artistico.

Mastroianni e le amicizie sul grande schermo
L’attore italiano, durante la sua carriera durata oltre cinquant’anni, ha preso parte a oltre un centinaio di pellicole, alcune diventate delle vere e proprie pietre miliari della storia del cinema. Grazie alla prolificità della sua carriera, l’attore ha stretto rapporti consolidati con alcune delle figure più note del panorama cinematografico italiano, come Federico Fellini e Sophia Loren, con i quali ha intessuto una relazione che va ben oltre la semplice intesa professionale. Grazie al regista riminese, ad esempio, è riuscito a diventare “l’attore straniero più ammirato negli USA”, attraverso i suoi ruoli iconici nei film cult La dolce vita, 8 ½ , La città delle donne e Ginger e Fred, creando uno dei più importanti rapporti di amicizia tra attore e regista, come esplicitato dallo stesso Fellini: «una vera amicizia basata su una totale reciproca sfiducia». Lo stesso vale per il sodalizio tra l’attore e Sophia Loren, una relazione (non sentimentale) che li ha visti recitare insieme in ben 14 pellicole (tra i quali Ieri, oggi e domani) e a creare “la coppia d’oro del cinema italiano”, non improntata all’intesa artistica, ma corredata da una vera e propria amicizia, una merce rara nel contesto cinematografico.
La fama da sex symbol
La natura e caratterizzazione dei suoi ruoli principali (quello del giornalista romano Marcello Rubini ne La dolce vita e del regista Guido Anselmi in 8 ½ su tutti) lo hanno portato nel tempo a essere riconosciuto come il “latin lover” del cinema italiano, un riconoscimento che l’attore ha sempre cercato di rifiutare e nel quale non si è mai rispecchiato. Ci sentiamo per questa volta di contraddirlo il nostro beneamato Mastroianni: la sua vita privata parla chiaro. L’attore ha infatti avuto numerose relazioni sentimentali con dive e colleghe, anche straniere, alimentando ulteriormente la sua nomea da sex symbol nei principali rotocalchi scandalistici dell’epoca. Oltre alla relazione in età giovanile con Silvana Mangano, menzioniamo anche la lunga relazione, durata circa vent’anni, con l’attrice Flora Carabella e a detta di molti finita per i molteplici tradimenti dello stesso attore. Ma importanti e significative anche le relazioni con le attrici straniere Faye Dunaway e di Catherine Deneuve, nonché quella con la regista Anna Maria Tatò, sua compagna fino alla morte dello stesso attore avvenuta nel 1996.
Una carriera costellata di riconoscimenti
Che Marcello Mastroianni fosse un grande interprete non è da mettere in discussione, e lo dimostrano i numerosi premi che ha vinto durante la sua carriera cinematografica. Premi non solo nazionali, tra i quali figurano ben otto David di Donatello e sette Nastri d’Argento, ma anche riconoscimenti internazionali tra i più prestigiosi di tutti, come i due Golden Globe, i due premi per l’Interprétation masculine al Festival di Cannes, i due premi come miglior attore internazionale ai BAFTA, e i riconoscimenti al Festival di Venezia. L’unico premio che avrebbe potuto coronare veramente la carriera di Mastroianni, ponendolo al pari dei più grandi attori del mondo cinematografico, sarebbe stato il premio Oscar, rassegna per la quale ha ricevuto la nomination tre volte, sempre come miglior attore protagonista (Divorzio all’italiana, Una giornata particolare, Oci Ciornie). Ma i premi nel cinema contano fino a un certo punto, perché ciò che conta è quello che puoi dimostrare sul grande schermo, e Marcello Mastroianni lo ha sempre dimostrato egregiamente.
