The Hurt Locker, la guerra è come una droga

«La guerra è come una droga, crea dipendenza» (tagline del film) 
Può sembrare paradossale, ma per alcuni soldati partecipare a un conflitto non è una vocazione, nè un innato senso di patriottismo, ma un vero bisogno psicofisico che non li fa stare sereni se non ne assaporano le “dosi” consentite, proprio come fanno le droghe. The Hurt Locker, film del 2008 diretto da Kathryn Bigelow e vincitore di 6 premi Oscar (tra i quali quello per la migliore Regia, il primo in assoluto per una donna), racconta un lato insolito della guerra, addentrandosi in un territorio mai esplorato, quello dell’assuefazione bellica dei militari, nel contesto del conflitto tra Stati Uniti e Iraq. E lo fa con maestria, dosando sapientemente i lati spettacolari a quelli drammatici. Oggi The Hurt Locker compie 16 anni dal suo esordio nelle sale italiane. Era il 2008, e il film non ebbe il successo che avrebbe meritato: col senno di poi si sarebbe meritato un trattamento migliore.

Trama

Il fascino della divisa

La guerra a-politica di The Hurt Locker

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