La sesta giornata della 19° Festa del Cinema di Roma si celebra all’insegna della serie in otto puntate Miss Fallaci, con Miriam Leone a vestire i panni di Oriana Fallaci, giornalista e scrittrice italiana celebre in tutto il mondo che cambiò per sempre il mondo del giornalismo. La serie sarà l’occasione non solo per scoprire la “scalata al successo” di Oriana, da semplice inviata a giornalista riconosciuta a livello internazionale, ma anche la travagliata vita personale, fatta di passioni e profonde delusioni, che hanno condizionato inevitabilmente anche il suo percorso professionale. Sul Red Carpet dell’Auditorium Parco della Musica erano presenti i registi e i protagonisti della serie, e noi di Soggettiva li abbiamo sentiti direttamente ai nostri microfoni.

Trama
Miss Fallaci segue gli inizi della carriera di Oriana Fallaci, conosciuta ancora come “la ragazza del cinema” e come cronista del settimanale italiano L’Europeo. Fu proprio in quel periodo che la giornalista trasformò il suo viaggio negli States in un’occasione unica per cambiare la propria carriera, incontrando celebrità della società americana e soprattutto di Hollywood, e dipingendo un ritratto tagliente e ironico del mondo statunitense. Oltre alla carriera, la vita di Oriana di quegli anni fu segnata anche da controverse vicende personali, in primis la relazione tormentata con il collega Alfredo Pieroni, che finì per trascinare la giornalista in una spirale di autodistruzione.
Le dichiarazioni di Miriam Leone
«Oriana Fallaci è stata una grandissima intellettuale del Novecento, un grandissimo personaggio. La cosa curiosa di questa serie è che indaga, e porta allo scoperto, un periodo poco conosciuto di Oriana: l’inizio della sua carriera, quello in cui, poco più che ventenne, va in America per raccontare il cinema hollywoodiano». Queste le parole della protagonista Miriam Leone, che interpreta Oriana Fallaci. Ha poi affermato: «e lo racconta a modo suo, in maniera politica. Lei aspira ad affermarsi in un mondo di uomini e deve lavorare il triplo rispetto agli uomini per affermarsi. Soffrirà molto in amore, questo è un altro aspetto privato di Oriana che non conoscevo e che ho conosciuto grazie a questa serie, e scoprirete tanti aspetti inediti di una grandissima scrittrice».
Cosa ci hanno detto i registi
Sono intervenuti ai nostri microfoni anche Alessandra Gonnella e Giacomo Martelli, due dei registi che hanno realizzato Miss Fallaci. Queste le parole di Alessandra su un possibile filo conduttore tra il cortometraggio e la serie televisiva: «la storia di Marilyn che riportiamo nel primo episodio, quindi la storia del mancato incontro con Marilyn, e Miriam Leone ovviamente: il volto, la faccia, il mood, la bellezza disarmante che era quella anche di Oriana Fallaci. In generale un ritmo universale, un voler accostarsi a serie internazionali come Mrs.Maisel o Mad Men». Su cosa l’abbia colpita di più della protagonista ci ha risposto: «Tutto. Il fatto che, nonostante tutte le avversità, lei non si sia mai fermata né sul piano personale né sul piano lavorativo, nonostante tutte le critiche».
«La chiave è quella di un romanzo di emancipazione, di formazione perché noi raccontiamo Miss Fallaci in un certo senso prima che diventasse l’Oriana Fallaci che tutti conosciamo, prima che scrivesse tutti i libri che ha scritto, e che diventasse il personaggio complicato che abbiamo conosciuto dopo il 2001». Così ha invece raccontato il regista Giacomo Martelli a proposito del film. Ha poi proseguito dicendo: «Da giovane giornalista da Milano parte alla scoperta del mondo scontrandosi e formando progressivamente il suo carattere attraverso delle piccole vittorie e delle grandi sconfitte, soprattutto in campo personale e questo ci porta, alla fine di questa stagione, ad aver creato una origin story per Oriana Fallaci».
