Pulp Fiction, il film che ha definitivamente consacrato Tarantino come uno dei più influenti registi del nostro tempo è tornato nei cinema per festeggiare i 30 anni dal suo esordio nelle sale italiane, con una distribuzione limitata di tre giorni, come una sorta di evento speciale. Pulp Fiction non ha certo bisogno di presentazioni: vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes 1994 e della miglior sceneggiatura originale ai Premi Oscar, la pellicola con protagonisti John Travolta, Samuel L. Jackson e Uma Thurman è diventata un cult assoluto, capace di ispirare un filone cinematografico, quello del “pulp” o chiamato anche “exploitation”, dove il connubio tra umorismo e violenza ne è la base portante. Dialoghi eclettici e a tratti surreali, ma sorprendentemente efficaci nel delineare i caratteri più reconditi dei personaggi in scena, la narrazione frammentata e priva di un ordine cronologico consequenziale, la rappresentazione senza filtri della violenza più becera: Pulp Fiction è il cinema di Tarantino per eccellenza.

Trama
La storia è suddivisa per episodi e racconta le vicissitudini di diversi personaggi senza una linea temporale precisa e alle prese con situazioni spesso paradossali:
1. In una tavola calda due amanti rapinatori, Zucchino (Tim Roth) e Coniglietta (Amanda Plummer), decidono di compiere il loro prossimo furto proprio all’interno del locale.
2. I due gangster Vincent Vega (John Travolta) e Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) devono recuperare una valigetta misteriosa per conto del loro boss Marcellus Wallace (Ving Rhames).
3. Vincent Vega deve scortare fuori a cena Mia Wallace (Uma Thurman), la moglie del capo.
4. Il pugile Butch (Bruce Willis) deve scappare dalla città dopo che il suo ultimo incontro non è andato secondo quanto aveva pattuito con Marsellus Wallace.
5. Vincent Vega e Jules Winnfield devono nascondersi dopo che Vincent ha sparato dentro la macchina a uno dei ragazzi a cui avevano sequestrato la valigetta.
6. I due gangster, dopo aver risolto la situazione grazie all’aiuto di Mr.Wolf (Harvey Keitel) e Jimmie (Quentin Tarantino), fanno colazione proprio nel locale in cui i due rapinatori Zucchino e Coniglietta stanno compiendo il furto.
Curiosità
Pulp Fiction, oltre al suo innegabile fascino, è anche ricco di curiosità e aneddoti sulla sua realizzazione che hanno contribuito al suo successo e alla formazione di una considerevole fan base:
1. La valigetta: il contenuto della valigetta che Vincent e Jules devono recuperare non viene mai mostrato esplicitamente sullo schermo, né tantomeno menzionato. Si tratta di un MacGuffin, un espediente narrativo che punta a creare curiosità e suspense nello spettatore. Su cosa ci sia realmente all’interno ci sono varie voci: chi sostiene sia contenuta l’anima di Marsellus Wallace, chi invece pensa ci sia il fascino stesso della violenza, chi i diamanti del colpo effettuato dai protagonisti del film precedente di Tarantino “Le Iene”, chi semplicemente una partita di cocaina. Tuttavia, mai nessuna di queste teorie è stata confermata dallo stesso regista.
2. La combinazione numerica: per aprire la valigetta la “password” è 666, ossia il numero della Bestia, che nella Bibbia è rappresentato da Satana stesso.
3. La scena del ballo: la famosa scena in cui Vincent e Mia ballano il twist all’interno del ristorante rischiò di non essere girata, dal momento che la stessa Uma Thurman si trovava a disagio nell’eseguire la sua performance davanti a un ballerino provetto come John Travolta, che aveva dato sfoggio delle sue qualità in “Grease” e “La Febbre del sabato sera”. Inoltre l’iconica scena è stata improvvisata dai due interpreti.
4. La parola f*ck: la violenza nella pellicola non è solo visiva ma anche verbale, basti pensare che la parola f*uck viene pronunciata 265 volte, con una media di 1,7 volte al minuto.
5. Ezechiele 25,17: il famoso monologo pronunciato da Jules prima dell’uccisione di uno dei ragazzi che si era impossessato della valigetta non è realmente un pezzo tratto dalla Bibbia, ma è il risultato di un assemblaggio di più brani biblici.
6. Il cast: il grandissimo successo della pellicola ha contribuito ad affermare star emergenti come Samuel L. Jackson e Uma Thurman, ma soprattutto ha rilanciato la carriera di John Travolta, finito in ombra a causa di alcuni flop commerciali. Tutti e tre, inoltre, sono stati candidati agli Oscar.
7. La toilette: nel film ci sono molte scene ambientate nella toilette, che rappresentano dei momenti di rottura e cambiamento tra un evento e un altro.
8. Badmotherf*cking: il portafoglio di Jules, con la scritta Bad Mother*cking, apparteneva in realtà a Tarantino.
