Il 22 gennaio 2008 segna una data dolorosa nella storia del cinema: la scomparsa improvvisa di Heath Ledger, a soli 28 anni, lasciò il mondo senza uno degli attori più versatili e promettenti della sua generazione. Conosciuto per ruoli iconici come Joker ne Il cavaliere oscuro e per la sua inesauribile dedizione al mestiere, Ledger ha lasciato un segno indelebile grazie al suo impegno artistico e alla sua capacità di dare anima e complessità a ogni personaggio. A 17 anni dalla sua tragica morte, il ricordo di Heath continua a vivere attraverso i suoi film e l’eredità di un talento che ha saputo trasformare il dolore e le ombre in arte immortale.

Esordi e primi successi
Heathcliff Andrew Ledger nasce il 4 aprile 1979 a Perth, in Australia. Il suo nome deriva dal celebre protagonista di Cime Tempestose di Emily Brontë, un romanzo molto amato dalla madre. Dopo aver frequentato la Guildford Grammar School e praticato hockey, Ledger si avvicina alla recitazione, iniziando nei teatri locali e proseguendo con la Globe Shakespeare Company. A sedici anni, si trasferisce a Sidney, dove ottiene i primi ruoli di rilievo in produzioni televisive e cinematografiche. La fama internazionale arriva con 10 cose che odio di te. Negli anni successivi, si afferma come attore versatile e ottiene ruoli importanti in film come Il patriota e Il destino di un cavaliere. Tuttavia, è con I segreti di Brokeback Mountain che raggiunge il successo mondiale.
L’improvvisa scomparsa
Nel 2008, Ledger torna a lavorare con Christian Bale in Il cavaliere oscuro, sequel di Batman Begins, interpretando uno dei suoi ruoli più iconici: il Joker. Se nel 1989 Jack Nicholson aveva reso celebre il personaggio, la versione di Ledger appare più disturbante e psicologicamente complessa. Purtroppo, poco prima dell’uscita del film, viene trovato senza vita nel suo appartamento a SoHo, New York. L’autopsia conferma che la morte è stata causata da un mix letale di ansiolitici, sonniferi e analgesici, assunti sotto prescrizione medica. Nei giorni precedenti, stava girando Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo, un film fantasy di Terry Gilliam, dove interpretava il protagonista. Dopo la sua morte, le scene interne sono state completate da Colin Farrell, Jude Law e Johnny Depp, come omaggio all’artista scomparso. Nonostante la tragedia, Ledger continua a ricevere riconoscimenti postumi per la sua straordinaria interpretazione del Joker, vincendo un Golden Globe come miglior attore non protagonista e ottenendo una nomination agli Oscar.
Il ruolo di Joker
A fine gennaio 2008, Jack Nicholson commentò la morte di Heath Ledger con un inquietante “io glielo avevo detto“, per poi rettificare, ammettendo di non conoscere davvero l’attore. Tuttavia, quelle parole sembrano avere una base di verità. Ledger stesso raccontò che prepararsi per il ruolo del Joker fu estenuante. Si auto-isolò per sei settimane in una stanza d’albergo per entrare nel personaggio. Durante quel periodo, scrisse un diario che divenne noto come il “Diario del Joker”, con riferimenti a film violenti come Arancia Meccanica. Il padre dell’attore, in un documentario, spiegò che questo era un rituale per Heath: doveva scomparire nel personaggio per diventare completamente lui. Ma questa immersione totale lo portò a sviluppare gravi problemi di insonnia, per cui necessitò l’uso di farmaci. Sebbene la famiglia abbia negato una depressione, molti ritengono che il ruolo del Joker abbia avuto un impatto devastante sulla sua vita.
