Oggi il grande Vittorio Gassman avrebbe compiuto 104 anni, uno dei più rappresentativi e importanti attori italiani che ci ha lasciato ormai nel lontano 2000 dopo un improvviso attacco cardiaco avvenuto nel sonno. Padre di Alessandro, altro noto attore nostrano, e nonno di Leo, cantante e da poco alle prese anche con lui con la recitazione (ha interpretato il cantautore Franco Califano nell’omonima fiction targata Rai), Vittorio è stato capace di adattarsi con estrema facilità sia al mondo del cinema che a quello teatrale, interpretando personaggi molto diversi fra loro e guadagnandosi la stima di colleghi, della critica e soprattutto del pubblico. Per celebrare insieme quello che sarebbe stato il suo 104° compleanno, ripercorriamo alcune tappe della sua vita di uomo e artista a tutto tondo.

Il Vittorio Gassman “artista”…
Uno dei volti più rappresentativi della “commedia all’italiana”, Vittorio è conosciuto per film come I Soliti Ignoti, o Il Mattatore di Risi, C’eravamo tanto amati di Scola, ma si potrebbe proseguire ancora, a testimonianza dello spessore artistico che lo ha portato a vincere 9 David di Donatello. Ma Vittorio è stato anche attore e direttore teatrale, tanto da fondare nel 1952 il Teatro d’Arte Italiano (dedicandosi a opere come l’Amleto o l’Adelchi) e la scuola Bottega Teatrale presso Firenze. Il suo impegno teatrale era possibile, oltre che per le doti recitative, anche per l’eccellente dizione, passando da un italiano accademico a uno maccheronico. In televisione Vittorio è ricordato per il programma Il Mattatore, che ebbe un successo strepitoso ma inaspettato: “uno spettacolo misto” che mescolava registri diversi, tra il varietà e il teatro classico, con una dose di improvvisazione dello stesso Gassman e dei suoi ospiti.
… e il suo lato umano
L’attore ha fatto molto parlare di sé anche per i suoi trascorsi sentimentali, con relazioni e convivenze brevi, libere e disinvolte. Vittorio, tra le sue numerose compagne di vita, trovò moglie ben tre volte, con colleghe attrici come lui: Nora Ricci, la prima, finito con l’annullamento presso la Sacra Rota; Shelley Winters, la seconda, e Diletta d’Andrea, sua terza moglie fino alla morte dello stesso attore. Il figlio Alessandro nacque invece in una relazione extramatrimoniale che Vittorio ebbe con l’attrice francese Juliette Mayniel. L’attore ha inoltre attirato diverse critiche sia per il suo iniziale ateismo, poi nel tempo rivalutato da Vittorio stesso, lasciando spazio a un tipo di fede che travalica i confini dei dogmi e dei precetti religiosi del cattolicesimo, e sia per le sue prese di posizione anti convenzionali e a volte marcatamente ironiche, cosa che ha portato a creare nei suoi confronti estimatori e detrattori.
